Grafiche per Blogpost (Header) (27)Abbiamo superato il giro di boa del mese dall’introduzione delle misure restrittive nazionali introdotte dal DPCM dell’8 Marzo 2020. Tutti noi ci siamo trovati costretti a cambiare il nostro stile di vita, ma il distanziamento ci ha permesso di riscoprire passioni e cimentarci in svariate attività (di certo cuciniamo molto e guardiamo parecchie serie tv e film in streaming).

Com’è cambiata la quotidianità degli italiani e quali sono alcune delle nuove abitudini in tempo di Coronavirus?

Blogmeter ha risposto a questa domanda analizzando oltre 40,96 milioni di conversazioni conversazioni online sul tema Coronavirus nel periodo che va dal 9 Marzo al 15 Aprile 2020, attraverso il modulo di Social Listening della Blogmeter Suite.

Le videochiamate

La videochiamata è ormai entrata a far parte della quotidianità: per lavoro o per motivi personali, sembra che la giornata degli italiani sia scandita dall’accavallarsi di videocall. Non c’è da stupirsi che in questo periodo app come ZOOM, Hangouts Meet, Skype e Houseparty risultino tra le più scaricate sia su Google Play Store che su Apple App Store e che gli italiani parlino spessissimo di questa modalità di conversazione. Le parole “videochiamata”, “videochiamate”, “videocall”, “video chiamata” hanno infatti raccolto, nel periodo di analisi, oltre 100 mila messaggi, con un engagement di 2,4 milioni di interazioni, prevalentemente su Instagram, YouTube e Facebook.

Progetto senza titolo (52)

Notiamo inoltre che le conversazioni che menzionano le parole videochiamata, videochiamate, videocall (incrociate con tutte le keyword a tema Coronavirus) hanno avuto un picco proprio nel mese di marzo:

trend videocall

C’è chi videochiama i propri cari per superare la barriera della distanza fisica, chi usa questo strumento per ragioni didattiche (lezioni scolastiche, lauree online e corsi di formazione) e chi non può farne a meno per lavoro (le videocall in smartworking sono, di fatto, diventate fondamentali). Ma non solo: grazie alle videochiamate, via libera agli appuntamenti per “trovarsi in video” con gli amici e passare il tempo con i giochi di società online, per festeggiare virtualmente il compleanno o per organizzare un aperitivo o una cena digitale con amici e parenti, magari anche ben vestiti e pettinati, come se si stesse realmente per uscire. Il termine “aperitivo/aperitivi” è stato citato numerose volte assieme a “Coronavirus”, per un totale di 140,7 mila messaggi totali e un engagement di 2,6 milioni di interazioni.

Cosa mangiano o bevono gli Italiani durante gli aperitivi virtuali?

Gli italiani si divertono a pubblicare foto e video dei propri taglieri fatti in casa e delle loro preparazioni culinarie particolarmente fotogeniche: pizzette (con le relative ricette), pane, salumi, crostini, frittelle, pinzimonio, grissini, polpettine, salatini. Le food blogger come @chiarapassion ne approfittano per condividere le proprie idee e ricette, mentre altre celebrità, come il cantante Francesco Renga, organizzano incontri con fan per bere un bicchiere di vino insieme.

Progetto senza titolo (53)

 

Sono proprio le bevande e soprattutto gli alcolici a essere i prodotti più menzionati in forma di hashtag quando si parla di aperitivo in quarantena, come si vede nella cloud sottostante dove ad emergere sono termini come vino, wine, drinks, cocktails, beer, spritz, birra.

cloud aperitivo e bevande

{{cta(‘eaf76d04-bbc9-4072-bf9d-9c1aa1ce2202’)}}

La cura di sé: haircare e skincare

Il maggiore tempo a disposizione, il desiderio di prendersi cura di se stessi (e la chiusura di centri estetici e parrucchieri) spingono gli Italiani a conversare sui social di argomenti legati al mondo del beauty, per cercare anche di migliorare l’umore sentendosi belli.

Questo è proprio il suggerimento della beauty influencer Cristina Fogazzi (@estetistacinica), che, in un post Instagram che ha raccolto un engagement di oltre 40 mila interazioni, invita le sue follower a vestirsi e truccarsi per farsi vedere “belle e pimpanti dal proprio cervello”.

estetista cinica

 

Analizzando le conversazioni sul tema Coronavirus incrociate con il mondo del beauty, i temi che emergono sono haircare e skincare – tra le principali keyword si segnalano infatti skincare, pelle, viso, curare, hair, relax.

 

cloud haircare skincare

I messaggi a tema haircare (parola che ha raccolto oltre 9 mila messaggi totali, per un engagement di 93,5 mila interazioni) raccontano dei problemi degli italiani alle prese con le chiome ribelli dopo oltre un mese di quarantena. Con la chiusura dei negozi di parrucchieri per contenere l’emergenza sanitaria, gli italiani hanno iniziato a cimentarsi con tinture, maschere e tagli fai-da-te o sperimentando nuovi prodotti.

Il profilo Instagram di Donna Moderna Beauty (@dmbeauty) pubblica periodicamente post con consigli sulle beauty routine per capelli e sugli impacchi da fare a casa (ci sono quelli con yogurt e olio evo o quelli con purea di banana e olio evo), raccogliendo numerose interazioni e apprezzamenti.

Le influencer e le personalità social condividono le proprie routine di bellezza, come la giornalista Monica Bertini, e suggeriscono o promuovono alcuni prodotti da testare; tra questi, shampoo e balsamo Hairfood o maschere di Garnier Italia, GCube, Cotril, prodotti Abiby.it, trattamenti spray Revlon, ma anche la spuma Cien di Lidl: l’idea, date le limitazioni, è quella di parlare o recensire prodotti facilmente reperibili nei supermercati o acquistabili con servizio di delivery attraverso i canali e-commerce proprietari dei brand o marketplace, come Amazon ed eBay.

Gli utenti, inoltre, si sbizzarriscono con suggerimenti insoliti e rimedi casalinghi per domare i capelli ribelli: caffè per coprire i capelli bianchi, miele e latte per maschere nutrienti, gel con semi di lino, ma anche impacchi a base di limone, uova, cacao, olio d’oliva, burro di karité, yogurt e maionese.

post skincare instagram

 

Spostandoci alla skincare (28,4 mila messaggi totali e 375 mila interazioni), frequenti sono i video delle beauty youtuber, come OsservatriceScaltra (15,6 mila interazioni), che raccontano i prodotti preferiti, e i consigli di beauty blogger e influencer su Instagram, che invitano a dedicarsi alla cura della propria pelle.

Tra i prodotti su cui gli utenti richiedono consigli, su cui si scambiano pareri o che sono oggetto di attività promozionali, troviamo acque micellari e creme viso idratanti (spesso Garnier), maschere viso (PuroBio, Elemis, Guerlain), creme corpo (Cerave, Frank Body, Bionike), sieri viso (L’Oréal), ma anche creme notte, latte detergente, prodotti per pelli secche, creme antiage (Lierac, Kiehl’s, ecc.).

Anche in questo caso, non mancano “ricette” fai-da-te per maschere, scrub e creme per uomo e per donna, con gli ingredienti più disparati trovati direttamente in dispensa: farina di ceci, avena e latte, farina di mais, zucchero e limone, curcuma, cioccolato, yogurt, miele, bicarbonato di sodio, dentifricio.

post skincare

 

È, dunque, vero che le abitudini degli Italiani sono decisamente cambiate rispetto a poche settimane fa. Riusciranno le videochiamate, la cura di sé e gli “aperitivi virtuali” a resistere anche quando l’emergenza sarà terminata? Diventeranno davvero delle nuove abitudini?

L’analisi è stata effettuata utilizzando il modulo Social Listening della Blogmeter Suite. Sono state analizzate le conversazioni provenienti da fonti quali: Facebook, Instagram, Twitter, YouTube, Blog, siti di News, Forum, nel periodo dal 9 marzo al 15 aprile 2020, e che contenessero il termine coronavirus (nelle sue diverse declinazioni: COVID19, “corona virus”, ecc). Tramite la clusterizzazione dei topic, sono state quindi analizzate le conversazioni relative a termini legati agli argomenti videochiamate, aperitivi e cura di sè (haircare e skincare, in particolare). Non è stato possibile monitorare su Instagram gli hashtag #coronavirus e #covid19 perché la stessa piattaforma blocca i contenuti contenenti questi hashtag e mostra al loro posto un disclaimer del Ministero della Salute Italiana.