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Oggi 29 marzo 2017 presentiamo la ricerca “Italiani e Social Media”, che è stata realizzata intervistando 1500 residenti in Italia, un campione rappresentativo (per sesso, età e area geografica) degli iscritti ad almeno un canale social. L’obiettivo della ricerca è stato scoprire perché gli italiani usano i social media e quali sono i loro impieghi nella vita di tutti i giorni. Lo studio non si sofferma sulle stime di volume: sono infatti già molte e diversificate le fonti che forniscono dati circa l’impiego dei social media, ma si concentra sui “perché”: che relazione hanno i social media con le relazioni personali, con gli acquisti, con l’informazione? A chi crediamo nel sempre più pesante overload informativo? A chi dedichiamo più tempo?

 

Social di cittadinanza e Social funzionali

Abbiamo indagato approfonditamente l’utilizzo dei social media da parte degli intervistati, arrivando a identificare due tipologie di social: quelli di cittadinanza e quelli funzionali. Ci sono social che usiamo tutto il giorno, più volte al giorno e più volte a settimana: questi sono i social di cittadinanza che contribuiscono a definirci nel nostro agire digitale, di cui Facebook è il maggiore rappresentate – ben l’84% degli intervistati ha dichiarato di utilizzarlo più volte al giorno; gli altri sono YouTube, Instagram e Whatsapp.

Ci sono poi i social funzionali, nel senso che soddisfano un need specifico e in questo caso, secondo i risultati della analisi di Blogmeter, i principali sono Google Plus, Twitter e Linkedin – rispettivamente il 40%, il 35% e il 31% degli intervistati afferma di usarli saltuariamente.

Le aziende che utilizzano i social come strumenti di lavoro devono quindi decidere quando porsi nella veste di “compagni di strada” degli utenti e quando invece diventare dei risolutori di bisogni specifici, se vogliono parlare con efficacia ai loro consumatori.

 

I più abbandonati e l’utilizzo per fasce di età

 

Dalla ricerca emerge che gli italiani non hanno remore a disiscriversi dai social. Il social più abbandonato in assoluto è Tinder: ben 3,5 italiani su 10 dichiarano di essersi iscritti e poi cancellati. Seguono Snapchat, con il 25%, Pinterest e Twitter, con il 10%.

In termini di età, i risultati dell’analisi dimostrano che al crescere dell’età decresce il numero di social a cui si è iscritti: nella fascia di età compresa tra i 18 e i 34 anni, la media di social e servizi di messaggistica posseduti è superiore a sette, dopo i 45 anni, invece, scende a tre canali.

I giovanissimi – utenti di età compresa tra i 15 e i 17 anni – dichiarano inoltre di dedicare più tempo a Instagram e YouTube, ma al crescere dell’età subentrano Facebook (18-24) e televisione (per gli italiani dai 35 anni in su).

 

Perché si utilizzano i Social Media ?

 

Tra le motivazioni più gettonate spiccano la curiosità e l’interesse (ben il 21% degli utenti ha dato questa risposta); il 17% ha dichiarato che lo scopo di utilizzo è legato alla creazione di relazioni nuove e personali, mentre il 14% afferma di utilizzarli per svago o piacere. È interessante notare come il 4% degli intervistati pensa che sia inevitabile iscriversi ai social. Indagando le ragioni dell’utilizzo di un determinato social, Facebook si conferma il principale social network per tutti gli obiettivi. Dopo Facebook, è Instagram ad emergere come secondo più importante social di cittadinanza, per condividere momenti, restare in contatto/creare nuove amicizie e seguire brand e vip; tra gli altri social media, emerge TripAdvisor per leggere recensioni, YouTube per informarsi e divertirsi. 

 

I social e gli altri media 

 

Se da un lato Facebook si configura come il social a cui dedichiamo in assoluto la maggior parte del tempo, dall’altro canali di comunicazione più tradizionali come la televisione e i magazine continuano a mantenere una forte credibilità anche tra gli utenti del web. Infatti gli intervistati considerano come assolutamente credibili per informarsi tv e stampa, mentre al contrario ritengono poco affidabili Facebook, YouTube e i Blog. Quando però si tratta di acquistare, i canali che gli italiani digitalizzati considerano più attendibili sono i siti di acquisti online (Amazon e Ebay) e siti di recensione (TripAdvisor), e non più quindi la tv e la stampa.

 

L’importanza delle Celebrities e degli Influencer

Nell’ultima parte della sua ricerca, abbiamo esplorato il mondo delle celebrities e degli influencer. Se cantanti, giornalisti e scrittori sono i personaggi di cui gli intervistati dichiarano di fidarsi di più, musicisti e TV personalities risultano i più seguiti (secondo il 33% del campione). Tra le personalità più seguite, spiccano Belen, Vasco Rossi, Gianni Morandi. Tra gli sportivi, Valentino Rossi, Buffon e Del Piero.

Dall’analisi, emerge anche che il rapporto con gli influencer è però sfaccettato: se fan-base e credibilità sono aspetti non sempre correlati, età e numero di influencer seguiti sì. I giovani seguono un numero maggiore di personaggi appartenenti a categorie diverse, mentre invecchiando si diventa più selettivi. Le aziende devono quindi comprendere bene a quali target ci si rivolge nella scelta di un determinato influencer.