Pinterest è stato sicuramente il nuovo social network più chiacchierato a inizio 2012: l'impressione generale è che sia esploso di colpo, passando in fretta da una ristretta nicchia di utenti allo status di ultimo must have. Si tratta di una sensazione in parte confortata dai numeri: secondo comScore Pinterest è stato il sito più veloce di tutti i tempi nel superare la soglia dei 10 milioni di utenti unici mensili. Secondo "The 2012 Digital Marketer" di Experian, inoltre, Pinterest ora è il terzo social network più popolare negli USA dopo Facebook e Twitter - e dopo aver superato anche LinkedIn e Tagged.
La crescita sembra quindi indiscutibile, soprattutto negli USA. In Italia eravamo a poco più di 500mila utenti a aprile 2012 (si tratta di fonte Audiweb/Nielsen): quindi circa il doppio di Foursquare ma la metà di Tumblr - e naturalmente lontanissimi dai più di 22 milioni di Facebook.
Tuttavia, al di là delle utenze personali, in che modo i brand stanno reagendo al fenomeno Pinterest? Sono stati veloci nel creare le proprie lavagne/bacheche (i boards di condivisione delle foto) o ancora tentennano? Ci siamo posti anche queste domande all'interno della ricerca "Dimmi dove vai e ti dirò chi sei", realizzata per mappare la presenza su social media e social network dei 100 brand ritenuti di maggiore valore della classifica BrandZ.
Il risultato è interessante: solo 5 brand su 100 avevano un profilo ufficiale Pinterest segnalato sul loro sito internazionale nel mese di luglio 2012 (Amazon.com, General Electric, Sony, Zara e IBM), a cui possiamo aggiungere due profili dedicati all'Italia, non a caso appartenenti a brand italiani (Telecom Italia e Tim). Si tratta del tasso di diffusione più basso tra i brand in analisi, superato anche da Slideshare (7%), LinkedIn (13%) e Google Plus (14%).
Tutti i brand con un profilo Pinterest ufficiale, inoltre, avevano un profilo ufficiale su almeno altri 3 social media e social network (di solito Facebook, Twitter e almeno un altro): chiaro segnale del fatto che Pinterest viene ancora percepito dalle aziende come un social network in più, da aggiungere al bouquet quando già si possiedono competenze e risorse nel gestire i social media.
Curiosando tra le bacheche dei brand che hanno deciso di attivare un profilo ufficiale Pinterest si possono rilevare alcune strategie di base:
1) La promozione dei propri prodotti: sfruttando il forte impatto visuale dei contenuti i brand possono proporre i loro prodotti in bacheca come fossero in vetrina. Emblematico è l'esempio di Zara, che pubblica solo le immagini dei propri cataloghi e le fotografie delle campagne stampa.
2) Citazioni e contenuti ispirazionali: andando oltre il proprio assortimento di prodotti e servizi, alcuni brand fanno leva sulla forte diffusione che ottengono i contenuti più esteticamente gradevoli e ispirazionali quali citazioni, paesaggi e fotografie di personaggi famosi (non necessariamenti legati al brand). E' una strategia che permette di veicolare in modo efficace i valori del brand e di condividerli con gli utenti; la si può vedere spesso in atto nei boards di General Electric.
3) Pin Deals: si tratta di una strategia volta direttamente ad aumentare la condivisione e le vendite dei prodotti. Per come li usa Sony, offerte speciali sui prodotti vengono sbloccate dopo un certo numero di repin.